
Edwige Fenech: la donna che ha insegnato all’Italia a ridere (e arrossire)
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C'era un tempo in cui bastava un suo sguardo per far vibrare gli schermi, le fantasie, e persino l’immaginario collettivo.
Quel tempo erano gli anni '70 e '80, e lei era Edwige Fenech, la regina indiscussa della commedia sexy all’italiana, ma anche molto, molto di più.
👁️🗨️ Icona pop, ma con cervello (e strategia)
Edwige, di madre italiana e padre maltese, nasce in Algeria e cresce tra culture diverse. Non è solo bellissima: è intelligente, sveglia, imprenditrice di sé stessa, molto prima che questo diventasse una tendenza.
Dietro il volto da pin-up e il corpo da sogno, c’è una donna che ha saputo scegliersi i ruoli, muovendosi tra cinema erotico, gialli, commedie e perfino la produzione cinematografica (produrrà con grande successo anche i film dei Manetti Bros e Dario Argento).
📺 La professoressa, la soldatessa, l’infermiera...
Negli anni ’70 e ’80 è il volto (e il corpo) di una nuova sensualità italiana: ironica, esplicita ma non volgare, con una strizzata d’occhio costante allo spettatore.
Chi non ricorda i suoi ruoli da infermiera, poliziotta, maestra, soldatessa?
Stereotipi? Forse. Ma Fenech li ribalta con il sorriso: non è mai vittima, è sempre protagonista.
Un dettaglio poco noto? Durante le riprese di “La Soldatessa alla visita militare” (1977), la troupe dovette ripetere più volte le scene perché i soldati scelti come comparse erano troppo emozionati per recitare…
🎬 Un sex symbol (in)consapevole
Edwige non ha mai rinnegato il suo ruolo di sex symbol, ma non lo ha mai nemmeno subìto. In un’intervista dichiarò:
“Il sesso? Lo usavo per vendere film, non per vendere me stessa.”
Questa frase racchiude perfettamente il suo spirito: è stata oggetto del desiderio senza mai perdere il controllo.
Una lezione, oggi più che mai attuale, su come la sensualità possa convivere con il rispetto di sé.
🎥 Da attrice a produttrice (e regina della notte TV)
Negli anni ’80, pur mantenendo viva la sua immagine pubblica, passa dietro le quinte: produce film, scopre nuovi talenti, e trasforma la sua carriera in una seconda vita altrettanto brillante.
Negli anni 2000, compare a sorpresa in “Hostel 2” di Eli Roth, fan dichiarato, che la omaggia in stile Tarantino.
Ma è anche amica di Quentin Tarantino, che l’ha voluta ringraziare nei titoli di coda di “Inglourious Basterds” per l’ispirazione.
🧠 La lezione ironica di Edwige
In un’Italia divisa tra moralismi e rivoluzioni culturali, Edwige Fenech ha incarnato la libertà di essere donna in ogni forma: sensuale ma non succube, ironica ma mai superficiale.
Il suo vero segreto? Forse proprio quello che oggi cerchiamo di dire con una delle nostre T-shirt più iconiche:
“Da Ya Think I’m Sexy?” – il cervello è la parte più sexy.
Edwige lo aveva capito molto prima di tutti noi.
Hai presente quel tipo di donna che fa parlare anche quando non dice nulla?
Edwige Fenech non ha solo fatto parlare, ha fatto riflettere.
E lo fa ancora.